CONTA FINO A …366!
Come quella volta che volevo assolutamente cambiare lavoro, e allora mi son messa a leggere gli annunci, e allora ne ho trovato uno interessante proprio tanto, e allora ho inviato il cv, e dopo qualche giorno mi hanno richiamata per un colloquio e ci sono andata e il lavoro mi allettava proprio tanto e loro mi hanno detto che sarei stata la persona adatta e io ero proprio felice, tanto felice che ho iniziato a dirlo a tutti e a raccontare quanto quel lavoro mi sarebbe piaciuto e già mi vedevo nella mia nuova quotidianità e avevo cercato il tragitto su Google Maps e avevo immaginato a come sarebbero cambiati i miei ritmi cavolo forse è il caso che disdica l’abbonamento in palestra e con il nuovo stipendio potrò comprarmi un sacco di cose forse è il caso che rinnovi il mio guardaroba già che ci sono comincio già.
Solo che alla fine il lavoro non me l’hanno dato.
O come quella volta che il mio ragazzo non rispondeva al messaggio – spunta grigia quanto cazzo odio la spunta grigia – e allora dopo un po’ ho provato a chiamarlo ma non ha risposto neanche al telefono e allora ho pensato che gli fosse successo qualcosa ed ecco che magari ha fatto un incidente oppure ecco che magari adesso sta con un’altra ecco appunto lo sapevo che prima o poi sarebbe successo e adesso lo mollo e vaffanculo e chissà chi è questa stronza lo sapevo io che dovevo tagliarmi i capelli perché a lui piacciono le tipe col caschetto e adesso chi dorme più sapendo che mi sta tradendo e mi metto a piangere e ho bisogno di parlare con qualcuno ma quest’ora la mia migliore amica sta dormendo quasi quasi chiamo il telefono amico e non ce la faccio più e tutti a me e lo sapevo che non dovevo innamorarmi così tanto e adesso cosa faccio da sola chissà se riuscirò ad innamorarmi di nuovo e chissà come sarà il mio nuovo ragazzo e chissà se piacerò alla sua famiglia forse è il caso che mi prenda due settimane di ferie ad agosto se dobbiamo fare un viaggio ma io amo il mio ragazzo di adesso che vita triste che triste vita perché doveva fare le corna proprio a me adesso gli tolgo l’amicizia su facebook e aggiorno il mio stato scrivendo che sono single.
Solo che alla fine il mio ragazzo aveva semplicemente preso sonno con il cellullare acceso.
O come quella volta ancora in cui la mia nipotina mi chiama e mi chiede quando la porto al cinema e allora mi rendo conto che la sto trascurando e allora comincio subito a cercare il film giusto per lei e controllo l’orario e decido di comprare i biglietti online così siamo sicure di avere dei buoni posti e posti ce ne sono solo 6 la sala è quasi tutta piena e provo a comprarli ma non c’è rete e il cellulare mi si scarica e allora mollo tutto e vado direttamente al cinema e faccio 15 km per essere sicura di trovare i biglietti e arrivo di corsa e tutta trafelata e c’è la fila e io odio le file perché quando uno ha fretta le file le odia e arriva il mio turno così finalmente posso prendere i biglietti.
Solo che alla fine non mi era accorta che lo stesso film lo davano in due sale, e la seconda era quasi vuota.
Eustachia va veloce. Eustachia corre.
Corre troppo.
E chi corre troppo, rischia di inciampare ruzzolare cadere e farsi tanto tanto male.
E allora qualsiasi cosa capiti, ho deciso di non correre più.
Faccio un bel respiro profondo, e conto.
Quando vado in ansia o quando il tempo sembra non bastarmi, quando mi sta per capitare qualcosa di bello o quando ho paura di dover superare un problema brutto, invece di lasciarmi andare alla frenesia, io conto.
Quando mi arrabbio con qualcuno, invece di buttare fuori quello che ho in testa e dire magari cose che non penso, io conto.
E contando, mi calmo.
E calmandomi, vedo tutto con il giusto distacco.
E vedendo tutto con il giusto distacco, le cose non mi sembrano poi così urgenti o negative o questione di vita o di morte.
E quando le cose perdono il loro potere, io non rischio di sbagliare più.
E faccio le scelte giuste.
Il trucco è semplicemente contare.
Conta fino a 1.
Conta fino a 2.
Conta fino a 366!