Regola#363fa’cheletueombrediventinobolledisapone

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FA’ CHE LE TUE OMBRE DIVENTINO BOLLE DI SAPONE

Ci portiamo appresso troppe ombre.
Di anno in anno, ci carichiamo addosso troppi aloni.

Ce li trasciniamo dietro le spalle, come a formare un lunghissimo e pesante mantello di rabbia nera e cieca che ci si avvinghia, tentacoli di meduse trasparenti e ovattate che ci vogliono avvelenare.

Cin cin, buon anno, evviva, lenticchie baci stelle filanti stelle cadenti stelle nel trucco che osiamo solo quella sera lì.
L’elenco dei buoni propositi.
La lista dei not-to-do-anymore.

Anymore, lo giuro.
Quell’errore lì mai più.

Ma intanto abbiamo l’anima piena di ombre.
E ci balliamo la tarantella sopra perché facciamo finta vada bene così.
No, che non va bene.

Le ombre rendono tutto grigio, e nel grigio ci sguazzano volentieri soltanto le persone tristi.
Vuoi essere una persona triste?

Io no.
Io voglio rifletterle tutte, le sfumature, anche se alla portata di soli occhi attenti.
E allora prendo le ombre, ci soffio dentro, e ne faccio bolle di sapone.
Di quelle che ti esplodono in faccia e ti lasciano il gusto umido e vaporoso del detersivo per i piatti.

Che sia questo il solo dolore che ti resti.
Un retrogusto di sapone, lungo giusto il tempo di voltare pagina.

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