DON’T PANIC
L’anello. Non devo dimenticare l’anello; penso giovedì mattina, quando mi sveglio e realizzo che tra 24ore starò partendo per la mia prima visita a Londra.
L’anello. Non devo dimenticare l’anello; penso giovedì in pausa pranzo, mentre sto girando tra le corsie del supermercato per comprare dentifricio e spazzolino da viaggio.
L’anello. Non devo dimenticare l’anello; penso alle 18.00 quando mi rendo conto che ho ancora un sacco di lavoro da fare in ufficio.
L’anello. Non devo dimenticare l’anello; penso mentre esco dalla farmacia dopo averlo comprato, l’anello vaginale che uso come anticoncezionale da oramai 3 anni.
L’anello. Non devo dimenticare l’anello; penso giovedì sera andando a dormire.
Poi arriva il venerdì mattina.
Doccia trucco chiudi la valigia.
Aeroporto di Treviso.
Cazzo, ho dimenticato l’anello. E adesso?
DON’T PANIC. Basta solo che ti fai mandare via mail la ricetta dalla tua ginecologa ed entri nella prima farmacia che trovi.
Dopotutto, stai andando a Londra, non può essere così difficile comprare il Nuvaring in una città cosmopolita e moderna come Londra.
Ed invece.
Aeroporto di Stansted. Non ci sono farmacie.
Victoria Station.
Entriamo, io e la mia amica Antonella, con il sorriso più moderno e cosmopolita che si può.
Ci accoglie Ginevra Greta o simili.
IO (carina e coccolosa, ma parlando sotto voce perchè un pochettino mi vergogno): “Hi, I left this morning from Italy and I forgot at home my VAGINAL RING. I need to put it tomorrow”.
This is my gynecologist’s prescription (dico tutta smiling mostrando la mail sul cellulare), could you please give me a Nuvaring package?
Che tradotto è più o meno questo: ciao, sono partita questa mattina dall’Italia, dimenticando a casa il mio anello vaginale che devo mettere domani.
Questa è la ricetta della mia ginecologa, potrebbe darmi una confezione di Nuvaring?
Lei mi guarda come se avesse davanti la creatura più stupida dell’universo mondo e mi dice che no, non può perché le serve la prescrizione stampata.
La guardo con gli occhi piccoli e incazzosi, ed esco augurandole di trombare di più perché si vede lontano un miglio che non ha voluto aiutarmi solo perchè è invidiosa che io abbia una vita sessuale attiva e lei no.
Pazienza, lo compriamo domani, cerca di rassicurarmi la mia amica.
Albergo per posare i bagagli, e poi Buckingam Palace – the Queen is in, GodSaveTheQueen – Trafalgar Square, Piccadilly Circus; quanto amo questa città moderna, cosmopolita e pure accogliente.
La mattina dopo come prima cosa cerchiamo un internet point per stampare la ricetta, e guarda caso è proprio a fianco di una farmacia.
Entriamo in farmacia con i fogli in mano (versione in bianco e nero e versione a colori, perché stavolta non voglio farmi trovare impreparata).
Arrivo al bancone, guardo con ottimismo la dottoressa dalla pelle ambrata e il velo islamico.
Inizio, ancora un po’ sottovoce, “Hi, I left yesterday morning from Italy and I forgot at home my VAGINAL RING. I have to put it today.
This is my gynecologist’s prescription (sfoderando i fogli), could you please give me a Nuvaring package?”.
Quella mi guarda come se avesse davanti la ragazza più malvagia dell’universo mondo, e mi dice che no, non può darmi il Nuvaring perché serve la prescrizione originale.
Devo andare in un pronto soccorso a Soho e farmi fare la ricetta.
La guardo con gli occhi spalancati e increduli, ed esco augurandole che le piova dentro la farmacia, e non solo sulla mia testa.
DON’T PANIC. Siamo a Londra, giusto? Basta solo farsi dare una prescription originale.
Prendiamo la metro, direzione Soho.
Appena dopo Soho Square troviamo il Pronto Soccorso.
Entro. Reception.
Mi accoglie un signore alto e sorridente, identico al Coffey del Miglio Verde di Stephen King.
Vai col disco.
“Hi, I left yesterday morning from Italy and I forgot at home my VAGINAL RING. I have to put it today.
This is my gynecologist’s prescription, but I need the one made by an English Doctor”.
Quello mi guarda come se avesse davanti la ragazza più maiala dell’universo mondo, mi fa compilare un foglietto e mi dice di aspettare seduta con gli altri pazienti.
Dopo dieci minuti mi chiama un energumeno vestito da dottore, mi fa entrare in uno stanzino e inizia a battere sulla tastiera del pc mentre ascolta il mio ritornello.
“Hi, I left yesterday morning from Italy and I forgot at home my VAGINAL RING. I need to put it today.
This is my gynecologist’s prescription, but I need the one made by an English Doctor”.
Quello mi guarda come se avesse davanti la pulce più insignificante dell’universo mondo, e mi dice che no, non può darmi il Nuvaring perché devo rivolgermi ad un medico privato, che guarda caso lavora nella clinica proprio a 300 metri da lì.
Lo guardo e mi chiedo se si stia accorgendo del fumo che mi esce dalle orecchie.
DON’T PANIC. Dopotutto ci basta percorrere altri 300 metri e avremo la nostra ricetta; l’ottimismo di Antonella mi commuove.
Ci dirigiamo verso la clinica di questa Londra che, tutto sommato, inizia a parermi un po’ meno cosmopolita e moderna di quello che pensavo.
Entriamo.
C’è un ragazzo dietro al bancone, proprio vicino agli ascensori; è identico a Will Smith.
Lo guardo, e prima ancora che apra bocca inizio con la mia frase del giorno, stavolta con disinvoltura e una voce bella squillante, come se non stessi chiedendo per l’ennesima volta di comprare un anello di plastica da infilarmi nella vagina come anticoncezionale.
“Hi, I left yesterday morning from Italy and I forgot at home my VAGINAL RING. I need to put it today.
This is my gynecologist’s prescription, but I need the one made by an English Doctor”.
Will sbarra gli occhi, mi guarda come se avesse davanti la porno star sadomaso più famosa del mondo, e mi dice che no, lui non può aiutarmi perché è solo il portiere del palazzo.
La clinica è al secondo piano.
Antonella sta per sofforcarsi dalle risate, io vorrei sbattere la testa sul muro ma oramai è diventata una questione personale.
I WANT MY VAGINAL RING.
Saliamo in clinica.
Altra reception, altro ritornello.
La ragazza mi fissa un appuntamento, e dieci minuti dopo mi chiama nello studio una dottoressa che sembra appena uscita da Grey’s Anatomy.
“Hi, I left yesterday morning from Italy and I forgot at home my VAGINAL RING. I need to put it today.
This is my gynecologist’s prescription, but I need the one made by an English Doctor”.
Quella mi guarda come se avesse davanti la Madonna e inizia a farmi un interrogatorio su come si usa il Nuvaring, se sia comodo, se in Italia è molto diffuso, ecc ecc.
Rispondo a tutto con convinzione, mento spudoratamente su peso e altezza, pago 55 sterline ed esco da lì con la mia bella prescription in mano.
Forse possiamo farcela.
Usciamo dal palazzo che Will-il-portiere-Smith manco se ne accorge perchè impegnato a cercare Vaginal Ring su Google, e andiamo verso Regent Street.
Farmacia.
Famacista indiano in tait.
Here you are the prescription made by a real English doctor.
Vuole vendermene tre ma me ne basta uno, di Nuvaring, devo tenermi la ricetta se te ne vendo uno, mi dice, tienitela pure, gli dico.
Perché?
Ok, abbiamo fatto trenta facciamo trentuno.
Ricomincio.
I LEFT YESTERDAY MORNING FROM ITALY BUT I FORGOT MY VAGINAL RING AT HOME SO I HAD TO DO THIS ENGLISH PRESCRIPTION AND…
Ho gli occhi lucidi dal nervoso.
Lui mi guarda come se avesse di fronte una bambina che ha appena perso la sua bambola preferita, e mi dice che la prossima volta posso andare direttamente lì, e spedire la ricetta via fax o posta una volta rientrata in Italia.
Pago, metto in tasca il mio Nuvaring ed usciamo.
Missione compiuta.
Morale: wherever you will be, don’t panic.
(Anche se per tutta Soho sei diventata LA SIGNORA DELL’ANELLO!!!)