QUANTI ANNI HAI?
Cosa rispondi quando qualcuno ti chiede quanti anni hai?
Ti limiti a dire un numero, quello che ti rappresenta anagraficamente?
O ti lasci andare a qualche commento?
O aspetti – un po’ con il cuore in gola – che a commentare sia il tuo interlocutore?
Io ho sempre risposto semplicemente con il numero.
Fino alla settimana scorsa, quando ho compiuto 41 anni.
E ho realizzato che, in realtà, la mia età non è quella che si ottiene da una sottrazione: anno attuale meno anno di nascita.
Perchè io di anni ne ho 15, quando si parla d’amore e mi prende un attacco di gelosia.
Ma ne ho anche 1000 e 1000 e 1000 ancora, quando qualcuno mi chiede se l’amore per me sia importante, e gli rispondo con le fiamme negli occhi che – nel bene e nel male – è l’amore che muove l’universo.
Ne ho quasi 17, se ripenso al mio dolore più grande.
Ne ho 6, quando penso alla prima Barbie che mi hanno regalato i miei, vacanze in Puglia e il mondo racchiuso fra le mani di mamma e papà.
Ne ho 20, quando mi stendo in terrazzo a leggere e vorrei passare tutta la vita con un libro in mano, l’odore della carta che inebria le narici e un colore a matita in mano per sottolineare le parole che sento più mie.
Ne ho 80, quando mi siedo sul divano a ricamare qualcosa per i figli in arrivo dei miei amici.
Ne ho troppi, quando penso che il pancione l’avrei voluto anche io.
Ne ho troppo pochi, quando mi prende l’ansia per qualsiasi cosa e vorrei già possedere l’arte di lasciar andare.
A volte mi sento troppo vecchia anche per provare a sognare, altre mi sento così appena apparsa al mondo che tutto sembra possibile.
A volte ho 12 anni, e mi sento così sola che vorrei gridare con tutta la forza che ho se c’è qualcuno da qualche parte che abbia voglia di abbracciarmi forte; poi improvvisamente di anni ne ho 60, e mi basto da sola così tanto che come unica compagnia mi prendo un sigarello, un bicchierino e la canzone giusta.
A volte mi sento così felice che non se nemmeno cosa significhi avere un’età, altre mi sento così sbagliata che darei tutti i miei talenti per poter tornare indietro (e rinascere al momento giusto).
E allora ho deciso quale sarà, d’ora in poi, la mia risposta.
Quanti anni ho?
Dipende.
Ma dopotutto, importa?