ESSERE O SEMBRARE?
A volte mi metto allo specchio, e rimango lì a fissarmi.
Prima osservo il viso nel suo insieme.
Poi mi fermo ad ogni singolo dettaglio, cercando ogni piccola e curiosa asimmetria, indagando su ogni piccola e fastidiosa irregolarità.
Le sopracciglia.
Gli occhi.
La pupilla dell’occhio destro più grande di quella del sinistro.
Le narici.
La bocca.
Il neo sopra al labbro.
Gli zigomi che d’estate si riempiono di lentiggini.
Osservo il mio viso e mi chiedo se quello che ho dentro corrisponda veramente a quello che si vede da fuori.
Se guardandomi le sopracciglia si capisca quando mi arrabbio davvero.
Se dietro agli occhi si intuisca che farei di tutto per essere meno sensibile.
A volte almeno un po’, anche solo un po’, meno fragile.
Se soffermandosi sul naso si indovinino le mie paure.
Se il neo sopra alle labbra racconti che vorrei sembrare meno spavalda.
Se le mie labbra sappiano svelare che delle parole – a volte – vorrei non essere così schiava.
Così perdutamente prigioniera.
Se le lentiggini riescano davvero a cancellare tutti i miei imbarazzi.
Tutte le volte che mi sento poco adeguata.
Rimango lì a fissarmi e mi chiedo se chi ho accanto mi veda davvero come sono.
O come mi vedo io.
Perché a volte la vita ti pone davanti ad una scelta: essere o sembrare.
E io sceglierò sempre e comunque la prima.
Sarò sempre quello che sento e non fingerò mai un mondo che non sono.
Anche se dovessi continuare a perdere, a perdermi, a perderti.
Non sembrare mai felice, se non lo sei.
Non sembrare distaccata, se lo ami.
Non sembrare innamorata, se vuoi essere dovunque tranne che al suo fianco.
Scegli sempre e comunque quello che sei.
Il tuo volto autentico sarà sempre più bello di una te sfuocata.
Sempre.