E QUANDO TI SENTI GIU’
Giù.
L’unica parola che oggi ti descrive davvero, è giù.
Perché è così che ti senti, perchè è così che ti vedi, perché é questo che vorresti gridare al mondo.
Ti svegli, e sei giù.
Passi la giornata cercando di non pensarci, ma non pensarci è peggio.
Vai a dormire pensando che domani può soltanto andare meglio, perché peggio di così non si può.
Peggio di così non ce la fai.
Poi ti svegli il giorno dopo, e sei ancora più giù.
E via di nuovo.
Ti senti così stanca di sentirti giù che vorresti scappare talmente lontano da non riuscire più a ricordarti da dove sei partita.
Ma non si può.
E allora ti chiedi quando finirà, perché a chiederti se finirà fa troppo male.
Io giù ci sono stata.
Ci sono stata davvero, ci sono stata a lungo, ci sono stata con ogni pensiero e ogni battito e ogni respiro.
Ci sono stata più di una volta.
E ogni volta, sono tornata poi talmente in alto da sentire le vertigini.
Perchè – vuoi o non vuoi – la vita è così che funziona.
Devi toccare il fondo per darti la spinta necessaria a salire su, ancora un po’ più in su di dove sei abituata a stare.
Devi raschiare il fondo per capire quello che sul fondo devi lasciare.
Devi tuffartici, nei tuoi momenti blu e profondi.
Riempiendo i polmoni di forza e pazienza, e spingendo poi con le gambe più che puoi per risalire ancora più in alto.
Perché ci torni, più in alto.
Perché è lì che sei destinata a stare, e nel frattempo, quando ti senti giù, prova ad immaginarti sirenetta.
E’ un inizio perfetto per trasformare la discesa in slancio.
E prepararti a toccare il cielo.