LA STORIA
Lei si chiama Marina Abramović, ed è una famosissima artista e performer montenegrina, naturalizzata statunitense.
Lui si chiama Ulay, ed è un famosissimo artista e performer tedesco.
Marina e Ulay si conoscono nel 1976, e diventano compagni di vita e di arte fino al 1989.
Durante quegli anni, girano il mondo con un furgoncino chiamato casa, improvvisando spettacoli e performance artistiche.
Quando capiscono che la loro relazione è finita, decidono di fare 90 giorni di camminata per dirsi addio sotto la muraglia cinese.
Mano della mano.
Non si rivedranno mai più.
Fino al 2010, anno in cui al MoMa di New York le viene dedicata una prospettiva, e Marina trascorre tre interi mesi seduta al centro di una sala mentre a turno i visitatori possono accomodarsi di fronte a lei e condividere un minuto di silenzio, occhi negli occhi.
Nella serata di apertura, senza che Marina lo sappia, arriva anche Ulay.
Che le si siede di fronte.
La commozione degli occhi di uno e dell’altra, rappresentano la dichiarazione d’amore più bella e intensa che io abbia mai visto.
LA REGOLA
Amare non vuol dire trovare qualcuno che sia la tua metà, qualcuno che ti completi.
Amare vuol dire trovare qualcuno che al tuo fianco faccia di te il doppio, qualcuno che di te sappia far nascere solo il meglio.