ALLA VITA CI SI ALLENA
Qualche mese fa ho ricevuto un messaggio, alle 330 di un martedì notte.
Il messaggio diceva: “Amica, sei sveglia?”. Ovviamente non lo ero, ma ovviamente mi sono svegliata perché dormo sempre con il cellullare acceso e la suoneria alta proprio per esserci in caso di necessità.
E quel martedì notte, una mia amica aveva bisogno di me, perché aveva appena fatto una piccola cazzata al termine di una serata un po’ allegra, ed era andata in tilt. Ci scriviamo per una mezzoretta, poi ci diamo la buonanotte.
A me sembra di non aver detto nulla di speciale se non la mia opinione, eppure dopo qualche minuto mi scrive un altro messaggio. Questo: “Non so come fai, ma riesci sempre a farmi stare meglio. Vorrei averti sempre qui sul comodino! Grazie”.
Di colpo sono tornata indietro di vent’anni, perché anche io – quand’ero un po’ più piccina – sono andata spesso in tilt, e spesso ho avuto bisogno di confrontarmi con amiche più grandi di me che allora mi sembravano racchiudere tutta la saggezza delle donne nei loro consigli, e al loro confronto io mi sentivo ancora più acerba e sprovveduta. Tanto che a volte tendevo a tenermi tutto dentro proprio perché temevo i miei problemi fossero troppo infantili o stupidi. Sbagliavo.
In realtà, si trattava e si tratta solo di allenamento. Alla vita.
Perché, volenti o nolenti, alla vita ci si allena. E chi ha vissuto un po’ di più, si trova ogni giorno ad essere un po’ più allenato.
Nasciamo, cresciamo, mettiamo tutta la nostra volontà e capacità di adattarci e voglia di crescere in quello che facciamo, e giorno dopo giorno ci alleniamo ad affrontare tutto quello che capita.
A volte sono piccoli fastidi, piccoli inconvenienti; altre invece, si tratta di affrontare dolori e traumi che avremmo preferito evitare ma che prescindono dalle nostre scelte. E proprio grazie all’allenamento che la vita ci pone davanti, arriva un momento in cui realizziamo che questa vita è una, e una soltanto. Ogni attimo, ogni ora, ogni giorno che passiamo a stare male e subire il destino, è un attimo, è un’ora, è un giorno che abbiamo buttato via.
Ma si devono buttare via solo le cose scadute, e quelle andate a male. E tu non sarai mai una donna scaduta, e non andrai mai a male.
A volte ti troverai ad essere l’amica che va in tilt, altre sarai l’amica che con un messaggio risolve le cose; in entrambi i casi, sii felice dell’amicizia che hai creato, e non sentirti mai né troppo stupida, né troppo saggia.
Hai solo raggiunto un livello di allenamento alla vita diverso.
Io, per esempio, non sono assolutamente una persona più saggia o più intelligente di tutti gli altri; se cammino sorridendo, e ho imparato a fregarmene di tante cose e a farmi scivolare gli accadimenti futili, è solo perché ho venticinque+tredici anni di allenamento alle spalle (perché anche per dire la propria età si possono usare dei trucchetti senza mentire!). Ho imparato a correre a furia di batoste, ho allungato il fiato a forza dei calci in culo che la vita mi ha riservato. E se posso condividere quel che so con le persone che amo, tanto meglio.
Anche se si tratta di rispondere al telefono alle tre di notte.
(Quindi scrivi, se hai bisogno. Capito?!)