CINQUANTA SFUMATURE PER NIENTE
“E così l’imperatore aprì il corteo sotto il bel baldacchino e la gente che era per strada o alla finestra diceva: «Che meraviglia i nuovi vestiti dell’imperatore! Che splendido strascico porta! Come gli stanno bene!» nessuno voleva far capire che non vedeva niente, perché altrimenti avrebbe dimostrato di essere stupido o di non essere all’altezza del suo incarico. Nessuno dei vestiti dell’imperatore aveva mai avuto un tale successo.
«E’ nudo! Il re è nudo!» Disse un bambino. «Signore, sentite la voce dell’innocenza!» replicò il padre, e ognuno sussurrava all’altro quel che il bambino aveva detto.
«E’ nudo, l’imperatore è nudo! C’è un bambino che dice che è nudo!»
«E’ proprio nudo» gridava alla fine tutta la gente. E l’imperatore rabbrividì perché sapeva che avevano ragione, ma pensò «ormai devo restare fino alla fine». E così si raddrizzò ancora più fiero e i ciambellani lo seguirono reggendo lo strascico che non c’era”.
Con queste semplici parole si conclude la favola de “I vestiti nuovi dell’imperatore” di Hans Christian Andersen. E queste stesse, semplici parole sono entrate nell’uso comune per indicare quelle situazioni in cui una maggioranza di osservatori sceglie consapevolmente di non fare parola di un fatto conosciuto da tutti, fingendo di non vederlo.
Bene, io sto per essere quel bambino innocente che squarcia una fitta nebbia di luoghi comuni, perché sto per dire una cosa che pensiamo in tante: tutta la saga di cinquanta sfumature di grigio è una gran BOIATA.
Ecco, l’ho detto. E vuoi sapere perché? Non tanto per le pratiche erotiche narrate in quelle 1762 pagine di una storia quotidiana e banalissima (lei ama lui che se la tira immensamente), quanto piuttosto per il fatto che una storia del genere avrebbe potuto inventarla chiunque.
Proprio perché è inventata.
Perché vedi, mia furbissima signorina Erika Leonard James, non c’è una sola donnina di questo pianetino che non abbia pensato nella sua testolina a qualche trucchetto per animare la propria vita sessual-amorosa.
Credi che nessuna di noi abbia mai provato a farsi trovare stesa sul divano, tutta ignuda, con ai piedi un paio di decolleté nere tacco a spillo e la schiena – proprio dove curva prima di diventare fondoschiena – tutta ricoperta di panna montata??? Sbagli. Una mia amica (si, certo…) una volta c’ha provato. E sai come ha reagito il suo ragazzo, appena entrato in casa? Le ha detto proprio così: “Bello!!! Grande idea amore!!! Dove li tieni i cucchiaini???”.
E sempre tu, mia carissima paracula della signorina Erika Leonard James, credi che nessuna di noi abbia mai provato a dire al suo ragazzo, una sera che avevano deciso di andare al cinema, “amore quando arrivi al semaforo squillami che ho una sorpresa per te”, e lui al semaforo le ha fatto lo squillo e quando è arrivato a casa sua lei lo aspettava appena uscita dalla doccia senza essersi asciugata e vestita solamente di una sottoveste bianca trasparente??? Sbagli. Perché sempre quella mia carissima amica di cui sopra (ehm…giurin giurello che non sto parlando di me, no, no…) una volta c’ha provato. E sai come ha reagito il suo ragazzo, sempre quello di cui sopra – tra l’altro? “ Amore!!!! Ma cosa fai tutta bagnata??? Dai vestiti che siamo in ritardo per il cinema e devo prendermi i pop corn e poi non mi voglio perdere i 40 minuti di pubblicità che fanno prima del film”.
Ecco, cara scrittrice frustrata diventata milionaria grazie a 1762 pagine di tue fantasie personali sublimate in un rapporto masochista con il fantomatico Mr. Grey, sappi che al giorno d’oggi il problema vero per noi donne reali non è tanto trovare un uomo che lo faccio strano, ma piuttosto uno che lo faccia BENE.
Quindi perdonami, se invece di sorbirmi la tua trilogia mi sono riletta tutti i 7 libri di Harry Potter in lingua originale: ma se proprio, proprio devo sognare, preferisco immaginarmi con una bacchetta magica piuttosto che appesa a testa in giù e riempita di frustrate!