Regola#75fa’lacosachetispaventa

[cml_media_alt id='587']75ok[/cml_media_alt]
Paura? Boo!!!
FA’ LA COSA CHE TI SPAVENTA

C’è qualcosa di peggio, a 11 anni, che essere portata via dall’ambulanza mentre tutti i compagni ti fissano dalla finestra della tua classe, la prima media, col naso schiacciato sul vetro e gli occhi atterriti dallo shock?

Si. Essere caricata sulla lettiga dagli infermieri del 113 e trascinata fuori dalla scuola proprio mentre suona la campanella della prima ora, e i ragazzi di terza (quei gran gnoccoloni belli e impossibili di terza, intendo) stanno lasciando la palestra per tornare in classe e si fermano sugli scalini per gustarsi meglio tutta la scena.

E mentre loro ti fissano, scoprendo che esisti proprio nel momento stesso in cui tu scopri che non potrai mai neanche lontanamente ipotizzare di poter imparare i baci alla francese con uno di loro, tu vorresti solo poter tornare indietro di un paio di settimane per evitare di cacciarti in quella situazione. Per evitare cioè di farti venire un collasso perché non hai avuto il coraggio di dire al professore di educazione artistica che non avevi ancora fatto i quattro disegni che aspettava da 15 giorni, appunto.

Avevo 11 anni, e la cosa che mi spaventava di più era parlare con un professore, al punto da farmi venire un attacco di panico pur di non affrontarlo; e da allora, le cose non sono migliorate un granché. La paura ha condizionato la mia vita per anni.

Paura di dire una verità scomoda, paura di difendere la mia opinione, paura di affrontare una discussione. Paura di sentire un ragno sulla pelle, paura di trovarmi da sola al buio, paura di perdere le persone che amo. Paura di restare da sola, paura di non trovare qualcuno che mi voglia bene, paura di perdermi mentre guido e sono in riserva. Paura dei ladri in casa e paura del dentista e paura di un estraneo che mi cammina accanto per strada. Paura di ammalarmi. Paura di deludere gli altri. Sempre, comunque e solo paura.

Finché un giorno, mentre guardavo per l’ennesima volta Romeo & Giulietta nella versione di Zeffirelli, ho sentito quella frase pronunciata dalla balia. Solo la morte è la fine di tutto. E nonostante io non creda sia proprio così, qualcosa in me è cambiato. E ho smesso di avere paura, liberandomi dalle catene più pesanti che la mia anima avesse mai avuto.

Da allora, non appena c’è qualcosa che mi spaventa, la faccio. Che si tratti di una telefonata scomoda o scendere di notte in garage per controllare che la porta sia chiusa. Che si tratti di lasciare la persona che mi ama ma che non riesco ad amare più, o licenziarmi da un lavoro dove ho un ruolo importante per cogliere un’altra opportunità, lo faccio.

La paura è come la fame, più ci pensi e più aumenta; ed è come il disagio, più cerchi di superarlo più ti immobilizza. Fastidiosa come una puntura di zanzara che non puoi grattare, e opprimente come un raffreddore che ti impedisce di respirare di notte e non vuoi prendere sonno perché sei sicuro che potresti non risvegliarti più.

Ma ha anche un lato positivo: parte tutto da te. Sei tu che la alimenti, e quindi se sempre tu che puoi indebolirla. Superandola.

Fa’ la cosa che ti spaventa. ti sentirai come se niente e nessuno possa davvero fermarti più.

Paura? BOO!!!!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.