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…Ho frugato fra le mie scartoffie, e ho trovato le letterine d’amore che mi scrivevano i fidanzatini a 10, 12, 15 anni. E anche un po’ dopo…
INDOSSA SEMPRE QUALCOSA DI ROSSO IL GIORNO DI SAN VALENTINO

Basta! Basta! Basta!

Basta con questo cazzo di san Valentino! Basta! Non se ne può più! E’ soltanto una festa commerciale, usata e abusata da qualsiasi tipo di attività che preveda degli introiti! Dai cioccolatini con il bigliettino con la frase d’amore scritta in ostrogoto ai ristoranti che preparano il menù tutto rose e cuori da inserire su Groupon già il 15 di agosto! Cuori, cuori, cuori e ancora cuori! Basta! Oramai mancano solo i Lines Seta Ali con le frasi d’amore personalizzate che si leggono aprendo prima un’ala e poi l’altra! Così ti arriva a casa il pacco con scritto “Ti” sull’ala destra e “Amo” su quella sinistra! Ti immagini la scena? Ecco. Non serve aggiungere altro. Basta, basta e ancora basta. Io San Valentino lo odio.

Stai annuendo con la testa? Amica, per caso sei d’accordo anche tu? Ahi, ahi….allora stai per affrontare i cosiddetti Giorni della Merda, che seguono i giorni della merla di poco e coincidono con l’avvicinarsi di questa fantomatica festa degli innamorati.
Eppure ti capisco. In 38 anni, ho odiato il 14 febbraio quasi al pari del primo lunedì di ritorno a lavoro dopo le tre settimane di ferie estive. Finché mi son stufata di farmi girare le balle da una data sul calendario. Ho deciso di recuperare il vero senso di questa festa: l’amore. E sai cos’ho fatto? Ho frugato fra le mie scartoffie, e ho trovato le letterine d’amore che mi scrivevano i fidanzatini a 10, 12, 15 anni. E anche un po’ dopo.

Le ho lette tutte, e mi sono commossa. Perché si trattava davvero di amore: un amore puro, incondizionato, smaliziato, come solo i bambini possono vivere e sanno dare. Leggendole, mi sono tornati in mente un sacco di ricordi, e ho sentito davvero come fosse stata la prima volta quello sfarfallio pazzesco nella pancia che si prova quando si ama davvero.

Poi si cresce, e chissà perché ci si dimentica tutto il meglio e si impara soltanto a graffiare, a vivere con le unghie di fuori, come se ci dovessimo sempre porre nei confronti degli altri su due modalità soltanto: o in attacco, o in difesa. Ma mai alla pari.

E allora ho fatto una scelta, e ho scelto di dedicare San Valentino alla prima persona che va celebrata in una giornata come questa. Me. E per farlo, ho deciso di indossare sempre qualcosa di rosso. Fallo anche tu.

Non importa se per te è uno di quei giorni che vorresti cancellare, oppure se non vedi l’ora di alzarti al mattino e passi la giornata sorridendo.

Non importa se per te non significa nulla, o se aspetti che arrivi già dal primo gennaio. O dal 15 febbraio.
Non importa se sei innamorata e felice, o innamorata e triste, o non innamorata e felice, o non innamorata e triste. O tutte le cose assieme, quindi non importa nemmeno se sulla materia sei una donna particolarmente confusa.

Non importa se stai, sei stata, vorresti stare con qualcuno o se stai, sei stata, vorresti stare da sola.

Qualunque sia la tua situazione, il giorno di San Valentino indossa sempre qualcosa di rosso, che siano un vestito, delle scarpe, delle calze, degli orecchini, un anello o una spilla. O anche semplicemente un rossetto o uno smalto.

Il giorno di San Valentino indossa sempre qualcosa di rosso. Perché porta bene, perché risalta in tutte le donne, perché mette allegria, perché emana energia positiva e l’energia positiva è estremamente contagiosa e tu puoi e devi essere una portatrice sana di energia positiva! A maggior ragione il 14 febbraio.

A proposito: diamoci un mondo di baci.

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