VUOI FAR FESTA? USA LA TESTA!
Sono state soltanto due le volte in cui ho esagerato con l’alcool, e le ricordo con tale precisione che potrei disegnare la mia faccia sbronza riflessa sullo specchio – uguale in tutto a quella della strega di Blair – se solo sapessi disegnare. Ma le ricordo soprattutto perché sono state due occasioni in cui ho saputo brillare per stupidità, una stupidità eccellente, da summa cum laude e bacio accademico.
La prima volta accadde circa 10 anni fa, e per vincere una scommessa mi ero scolata 5 tequila sale&limone in venti minuti. E dopo un’ora ero nel bagno del locale dov’ero andata per fare pipì, e litigavo con la corda del water perché io tiravo, tiravo, tiravo eppure l’acqua non scendeva. E certo. Era la cordicella dell’allarme, che stavo facendo suonare in tutto il bar. Sorvoliamo sulle reazioni.
La seconda volta accadde circa 5 anni fa, e l’occasione era una cena fra amici che attendevo da settimane perché avevo proprio bisogno, in quel periodo, di una serata in buona compagnia. Peccato che per godermi la compagnia avessi dimenticato il buon senso. E mi fossi bevuta, nell’ordine:
- Un prosecco a stomaco vuoto. Leggero formicolio alla punta delle orecchie. Leggero senso di allegria psico – emotivo. Mi sento felice felice. Oh yeah.
- Un americano prima di cena, aspettando il tavolo. Contorno con quattro bagigi snocciolati, due patatine e una pizzetta. Il formicolio alle orecchie passa alla punta del naso. E delle dita di mani e piedi. Sento il profumo del cibo nell’aria, la serata si prospetta di quelle da godersi fino alla fine. Ohhhh yes.
- Due bicchieri e mezzo di Sauvignon durante la cena, accompagnati da un risotto al radicchio, due cucchiaini di formaggio grana, un assaggio abbondante di tagliata alla rucola con contorno di patate al forno, spinaci e zucchine. Lo stomaco non è decisamente più vuoto, eppure il formicolio alle orecchie e al naso e alla punta delle dita e alla punta delle mani mi passa negli occhi, poiché inizio a vedere tutto un po’ annebbiato. Devo pulire le lenti degli occhiali, penso sorseggiando l’ultimo mezzo bicchiere di vino. Conversazione allegra e interessante, la serata ha preso la piega giusta: mi sento proprio bene. Yuppi-ya!!!
- Caffè, signori? Per me un orzo corretto prugna, grazie. Scelta originale, signorina. Io sono una tipa originale, signorino. Risate a tavola, siamo tutti sereni ed allegri. Il formicolio di cui sopra adesso mi dev’essere passato alle orecchie, perché mi par quasi di sentire i suoni in lontananza. Mi dev’essere entrata dell’acqua nelle orecchie oggi durante le mie consuete 40 vasche in piscina, penso. Ma io non metto piede in una piscina da quando avevo sei anni, penso subito dopo! Beh ma sono sempre in tempo per ricominciare, ripenso. Sento che potrei fare tutto questa sera! Bella, bella serata davvero. Da ripetere. Yabba-dabba-doo!!!
- Ultimo giro prima di andare a casa. Mi offrono una vodka alla menta. Che sarà mai un minuscolo bicchiere di vodka alla menta? Sembra sciroppo! Basta un poco di zucchero e la pillola va giù! Che figa Mary Poppins ragazzi. Che gran donna.
E a quel punto, vuoi sapere dove mi era arrivato il formicolio? Mi era sceso fino alla punta dei piedi, visto che mi ero tolta le scarpe e stavo ballando il flamenco sul bancone del locale, canticchiando tutta la colonna sonora di Mary Poppins. Completamente ubriaca. Senza neanche accorgermene, perché ero convinta di avere la situazione sotto controllo, quando in realtà sapevo già da quel primo bicchiere di prosecco che, per come sono fatta io, se bevo anche solo una goccia di fiori di bach a stomaco vuoto, il poco alcol che contiene mi rende brilla.
Ho vomitato per tutto il giorno dopo, quella volta. Ma mi sta bene: da allora ho imparato a gestire le mie serate in compagnia, e a concedermi soltanto quello che so dominare. Perché perdere il controllo per un bicchiere di troppo non vale mai la pena; tu sei l’ultima che si diverte, e divertire gli altri perché fai il pesce pagliaccio non vale proprio la pena.
L’unica cosa di cui vado fiera, in questi due episodi di manifesta idiozia, è che in entrambi i casi ho lasciato ad altri le chiavi della mia macchina. Perché la nostra leggerezza non deve mai rischiare di colpire gli altri.
ok, lo ammetto, sarei dovuta stare più attenta, ed evitare di lasciare la mia Ka verde parcheggiata per due giorni nella piazza del paese, fregandomene dei cartelli che chiedevano di tenere le strade sgombere causa rifacimento delle linee stradali.
Motivo per cui a tutt’oggi, in quella piazza, c’è una linea incompleta….e la mia Ka è stata rottamata con una bella riga bianca sulla fiancata sinistra! Bibidi-bobidi-bù!