Regola#62ricordasempreleparolediziaraffaella

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…E SE TI LASCIA LO SAI CHE SI FA/TROVI UN ALTRO PIU’ BELLOOOOOOOO CHE PROBLEMI NON HAAAAAA!

RICORDA SEMPRE LE PAROLE DI ZIA RAFFAELLA

Conoscenza. Gioco di sguardi. Scambio del numero di cellulare. Primo messaggio da parte sua. Prima risposta da parte tua. Primo messaggio da parte tua. Prima risposta da parte sua. Primo buongiorno da parte sua. Prima buonanotte da parte tua. Prima uscita in compagnia. Ok, diventa ufficiale: state flirtando.

A questo punto scatta la fase di corteggiamento più fastidiosa e molesta, per te, perché non puoi evitare di viverla all’insegna della paranoia che ruota tutta attorno ad una sola domanda: vuole quello che voglio io? Trattasi della fase in cui prima di fare qualsiasi mossa aspetti lui, e nel frattempo – invece di goderti la situazione momento per momento – ti par di camminare sul filo, a volte addirittura quasi su di una muraglia “che ha in cima cocci aguzzi di bottiglia” giusto per essere poetici e metterci dentro la citazione letteraria.

Il problema vero non è come gestisci questa fase, ma quello che accade inconsciamente nel tuo cervello (perché, diciamoci la verità, è ancora un po’ prestino per parlare di cuore), che a forza di rielaborare quello che sta accadendo crea attorno alla tua quotidianità una sorta di bolla che ti estranea da tutti gli altri, e fa diventare l’altra parte del tuo filo flirtante una fissazione. E quando ti fissi con uno, sei spacciata per i seguenti, semplici motivi:

  • Rischi di OMINITIZZARLO, e fare diventare anche il sosia del signor Roberto Carlino dell’ Immobildream-non-vende-sogni-ma-solide-realtà l’uomo più affascinante e attraente e imperdibile dell’Universo intero: dal Sole a tutti gli 8 pianeti compresi gli innumerevoli satelliti, meteroidi, asteroidi, asterischi e punto e virgola;
  • Rischi di non capire quello che tu provi davvero, perché a forza di chiederti se lo vuoi finisci col volerlo a tutti i costi. Per poi accorgerti di aver fatto una cazzata 15 anni, 2 figli, un cane, 2 tartarughe d’acqua dopo;
  • Rischi di non vedere tutto quello che ti sta attorno, dimenticandoti che sai stare bene anche da sola e ignorando completamente qualcuno che magari potrebbe piacerti anche di più.

Ma il rischio più serio che corri, è di restarci troppo male se dopo due settimane o dopo due mesi o dopo due uscite scopri che in realtà non gli piaci abbastanza, e scompare dalla tua vita con la stessa velocità con cui era diventato l’uomo con cui avevi intenzione di invecchiare (prima ancora di sapere se porta i boxer o gli slip inguinali firmati Anche-Sul-Cavallo).

Un due di picche brucia proporzionalmente all’ammontare della tua puntata, amica. Quindi prima di lasciarti andare e permettere ai tuoi sogni di sostituire la sua faccia a quella di Bradley Cooper, aspetta almeno che ti abbia presentato al suo migliore amico, o abbia accettato di passare un pomeriggio con te all’Ikea. O semplicemente ti abbia detto chiaramente che state assieme.

Se invece non dovesse andare come speri, hai due strade. O ti specializzi nella professione ormai perduta della lamentatrice greca, e sprofondi in uno stato di disperazione che ti impegni a condividere con tutti quelli che conosci, sfracassando i maroni a destra e a manca, o prendi coscienza della donna matura e meravigliosa che sei, fai spallucce, resetti tutto, dai a tutta la situazione il giusto peso, e dedichi al tuo flirtante amico una delle battute più significative e memorabili di Alex Drastico: mavaffanculo!!!!!

Vuoi la ricetta per riuscire a superare immanentemente una delusione da prime-fasi-di-corteggiamento-non-andato-in-porto? Eccola servita: ascolta quanto prima e per almeno tre volte al dì – prima, dopo e durante i pasti – la canzone della Raffaella Nazionale, che sorridendo, inarcando la schiena e diffondendo ottimismo, ti canterà: E SE TI LASCIA LO SAI CHE SI FA/TROVI UN ALTRO PIU’ BELLOOOOOOOO CHE PROBLEMI NON HAAAAAA!

 

 

 

 

 

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