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Se hai i capelli corti, NON PUOI tentare di fartela lo stesso, la treccia, perché altrimenti sembra che porti in testa un cactus pieno di spine, e rischi col ricordare troppo da vicino la capacità di acconciarsi i capelli che aveva Maga Magò.

NON PUOI FARTI LA TRECCIA LATERALE SE HAI I CAPELLI CORTI

Non ho nessuna intenzione di addentrarmi nell’argomento M-O-D-A-, per un motivo molto semplice: io di moda non so assolutamente niente. Per quanto riguarda l’abbigliamento, capisco che una cosa è di tendenza quando è già passata, e cioè al momento dei saldi.

Tuttavia, amo molto guardarmi attorno, osservare le persone, immaginare cosa ci sia dentro ai mondi della gente che incrocio tutti i giorni.

E dalle mie osservazioni, da brava filosofa empirista quale sono traggo le mie deduzioni, che mi portano a capire che in questo periodo in ambito modaiolo vigono i seguenti MUST: treccia laterale, leggings, jeans a vita alta e orlo praticamente a pari altezza con le mutande – quando le mutande ci sono.

Il problema è, ragazze, che molte di voi mi pare abbiano confuso un MUST (capo che bisogna assolutamente avere nel guardaroba), con un ONLY (unico capo che devi portare sempre, mattina-mezzogiorno-sera), e soprattutto, vi sentiate talmente in linea con la tendenza, da dimenticare l’opportunità.

Voglio dire, ho capito che vanno di moda le trecce laterali, ma se hai i capelli mossi scalati e che ti arrivano a mala pena alle spalle, NON PUOI tentare di fartela lo stesso, la treccia, perché altrimenti sembra che porti in testa un cactus pieno di spine, e rischi col ricordare troppo da vicino la capacità di acconciarsi i capelli che aveva Maga Magò. Stessa cosa con lo chignon finto spettinato alto alto in testa: se hai i capelli di cui sopra, o comunque non abbastanza lunghi, non ha senso che tu te lo faccia lo stesso, lo chignon, riuscendo però a tenere su tutti gli altri capelli usando 8500 forcine, che se poi ti trovi fuori e scoppia un temporale e ti becchi un fulmine, sei capace di lamentarti pure!

E vogliamo parlare dei leggings? Alzi la mano chi di voi, che abbia più di trent’anni, a vedere tutte ‘ste ragazzine con i leggings e la maglietta corta non abbia pensato: “Bimba! Ai miei tempi li usavamo solo per andare in palestra, mentre adesso ci trascorri dentro tutti i giorni da metà ottobre a fine aprile!!! E soprattutto, solo perché il tessuto è elastico, non è detto che tu debba per forza farci entrare le cosce col rischio trombosi!!! Ma sopra ad ogni cosa….NON PUOI METTERE I LEGGINGS IN FANTASIA (A ROMBI BIANCHI  E NERI) E LA T-SHIRT A COLORI!!!

E sempre per una questione di opportunità, ho capito che vanno di moda i jeans a vita alta e corti, talmente corti che non sai se devi passare la cintura sull’orlo o in vita, ma non è necessario che – solo perché ti stanno bene e non hai un filo di cellulite – indossi sempre e solo quelli, dalla mattina alla mattina del giorno dopo, che tu debba andare a scuola o in spiaggia, in chiesa o in discoteca, dal dentista o dal panettiere, in gita ad Assisi o in centro città. Tra l’indossare una cosa qualche volta, e farla diventare una tua seconda pelle, c’è la stessa differenza che si crea tra l’usare la bb-cream con moderazione e farne una seconda faccia. Non credi?

Suvvia, donna! Nel mondo siamo in 9 miliardi di persone, e tra questi 9 miliardi, non c’è nessuna come te. Tu sei unica. TU SEI UNICA. Perché dovresti cancellare la tua unicità indossando un’uniforme dettata dalle passerelle, o peggio ancora dalle starlette che fanno figli per finire sui giornali – quando potresti avere uno stile tutto tuo, che rifletta la tua unicità?

Non ti rendi conto che vestirti seguendo sempre e solo le regole del momento, maschera una dose di insicurezza enorme? Sai che sei come le altre, quindi ti senti ok. Ma è questo che vuoi?

Vuoi essere notata perché hai uno stile tutto tuo, personalissimo, che descriva anche quello che sei o preferisci che tutti pensino a quanto sei carina, senza magari ricordarsi manco il tuo nome?

Sarebbe triste. Sarebbe come se tu vivessi perennemente in una serie TV tipo O.C. o Gossip Girl, dove a vederti tutti pensano a quanto sei top dressed e stilosa, ma a fine puntata non sanno non solo come ti chiamavi, ma nemmeno che ruolo avevi nella serie e cos’avevi fatto in quella puntata lì.

Seguire le ultime tendenze è fashion, e ci sta tutto. Ma non limitarti a quelle. La vita è una questione di stile, non della capacità di uniformarsi agli schemi. E poi, un’anima ricca e colorata come la tua, credi davvero possa farsi coprire soltanto da quello che va di MODA, e che quindi è destinato a passare?

A questo punto, e proprio perché oramai siamo amiche e le amiche si dicono tutto, devo farti una confessione. Ieri ho provato a farmi la treccia laterale. Non sembrava che in testa avessi solo un cactus, ma un’intera natura morta di piante grasse, eppure io mi sentivo bellissima. Anzi, mi sentivo giusta, perché tanto la treccia laterale oggi la portano tutte.

Esco e vado a bere il caffe dalla mia migliore amica. Entro, mi siedo, lei mi guarda e non mi dice nulla. Arriva la sua prima figlia, mi guarda e non mi dice nulla. Arriva la seconda figlia, mi guarda e non mi dice nulla. Poi arriva la sua ultima figlia di 8 anni, mi guarda, i suoi occhi si soffermano sui miei capelli, sta per una secondo immobile, poi sposta indietro la testa, spalanca la bocca e comincia a ridermi in faccia. Per 20 lunghissimi minuti. Quasi senza respirare. In quel momento ho capito che la treccia laterale non fa per me. E che la fiaba di Andersen “I vestiti nuovi dell’imperatore” è sacrosanta!!!

 

 

 

 

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