Regola#244trasformaituoilimitiinpuntidipartenza

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…E proprio quanto tiro un respiro di sollievo convinta sia di nuovo tutto ok, ricevo un messaggio sul profilo whatsapp ufficiale di radio Bella&Monella…

TRASFORMA I TUOI LIMITI IN PUNTI DI PARTENZA

Mancano dieci secondi.
Niente outtro.
La pubblicità non si è ancora caricata, e non riesco a spiegarmi perché.
All’ultimo mi rendo conto che sono in modalità manuale: cambio al volo verso la modalità automatica.
Ma ormai è troppo tardi, devo dire qualcosa prima del prossimo pezzo, così vado “on air” giusto per disannunciare la canzone appena ultimata e mandare gli spot.

Torna tutto sotto controllo, ma mi sono presa uno spavento non da poco.
Sto lavorando in radio da qualche settimana.
La proposta è arrivata all’improvviso, e l’ho colta al volo; la radio è sempre stato un sogno, un altro piccolo passetto verso quello che voglio dalla vita.

Sulla parte parlata non ho problemi, ho affinato le mie capacità di improvvisazione con tutte le esperienze di presentazioni live accumulate negli ultimi anni, e gli argomenti certo non mi mancano.
Sulla parte tecnica però parto praticamente da zero, e non nascondo qualche picco d’ansia che tuttavia rende tutto ancora più interessante.
Tuttavia, i picchi d’ansia a volte mi mettono fretta, e rischio di dire qualche castroneria, esattamente come nell’episodio appena descritto, dove mi sono un po’ incartata nella pronuncia dei nomi.
E proprio quanto tiro un respiro di sollievo convinta sia di nuovo tutto ok, ricevo un messaggio sul profilo whatsapp ufficiale di radio Bella&Monella.

Che dice così:
“Innanzitutto We Don’t Talk Anymore è il titolo della canzone, e non il gruppo; Santana è uno solo, e Steven Tyler si chiama appunto Steven, e non Steve; non vorrei sembrare un maestrino ma, per favore, un po’ di cultura musicale per il lavoro che ti sei scelta”.

Avessi più tempo, probabilmente mi metterei a piangere di fronte ad un messaggio così.
O chiamerai direttamente il maestrino per raccontargli chi sono, come sono arrivata lì, cos’ho vissuto fino ad oggi.
Ma ho una trasmissione da portare a casa, e la radio non permette cali di tono o di concentrazione.
La radio non perdona, ed è la mia salvezza, perché non posso permettermi di reagire di pancia, devo elaborare subito quello che è successo e andare avanti.

E quello che è successo è la cosa più normale del mondo: quel tipo ha ragione.
La mia cultura musicale non è completa, e nemmeno aggiornata, limitata com’è a una parte datata del repertorio italiano e a qualcosa di internazionale, ma giusto giusto se si tratta di evergreen.
Sono molto ferrata nell’opera e nelle grandi sinfonie dell’epoca romantica, ma dubito che ai miei ascoltatori possa interessare sentire per intero Eine Kleine Nachtmusik di Mozart – per quanto incantevole sia.

Quindi il maestrino c’ha azzeccato alla grande; a proposito di conoscenze musicali ho un limite enorme.
Ma sai che c’è, maestrino?
Che questo limite ho deciso di trasformarlo nel mio punto di partenza.
Perché quando ci si giocano il cuore, la passione, la testa e la volontà, si può imparare tutto.
E si può arrivare dovunque.

Esattamente come nella vita.
Non siamo nate per sapere fare e capire sempre tutto; non siamo nate per poter fare qualsiasi cosa bene al primo tentativo.
Siamo nate per capire quale sia il nostro dono, e svilupparlo al suo massimo.
E contemporaneamente, siamo nate per crescere e apprendere e accumulare esperienze e conoscenze che fanno immensa la nostra anima e profondamente interessante la nostra testa.

Lo diceva anche Totò: nessuno nasce imparato.
Ma tutti possiamo imparare, qualsiasi cosa e in qualsiasi punto della nostra vita.
Io per esempio mi sono messa subito d’impegno: studiando libri sulla storia della musica, ascoltando quanta più radio possibile, leggendo e concentrandomi su tutto quello che parte dalle sette, strabilianti note.
E facendo del mio limite, il mio trampolino per diventare migliore.

Non sentirti mai inferiore, e non permettere mai a nessuno di farti sentire inadeguata o sbagliata per qualcosa.
Riconosci il tuo limite, renditi conto che è assolutamente lecito e trasformalo nel punto di partenza per migliorare, in ogni campo.

Stai per andare a convivere ma non sai cucinare?
Stai per diventare mamma ma non hai mai cambiato un pannolino in vita tua?
Stai per iniziare il lavoro che hai sempre sognato, ma nella realtà non hai idea di come muoverti?
Ottimo. Parti proprio dal tuo limite e fanne la tua asticella per crescere ancora e sempre di più.

Per diventare imbattibile anche in quel contesto.
Per portare te stessa uno scalino più su.
Per diventare fortissima anche di fronte ad un messaggio come quello che ho ricevuto in diretta io.
E a cui ho risposto testualmente così:
“Tranquillo, adoro i maestrini, anche perché sono una professoressa di storia e filosofia nonché una cultrice della lingua italiana, e anche io tendo a correggere le persone che sbagliano. Ho fatto un disanununcio affrettato, mea culpa”.
Taaac!!!

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