Regola#15luomoforrestgump

L’UOMO FORREST GUMP
(Prima di iniziare questa regola, si consiglia di scaricare la colonna sonora di Quark, ed immaginare la lettura come se a narrarla fosse la vocina soave e omnisciente di Piero Angela).

L’Uomo Forrest Gump non è quello che ti sommerge con scatole di cioccolatini.
L’Uomo Forrest Gump non è quello che ti ama alla follia sin da quando eravate piccini, e continua a farlo nonostante tu nel frattempo ti sia scopata mezzi Stati Uniti.
L’Uomo Forrest Gump non è nemmeno quello che ama i gamberetti, che piega la testa quando ti parla e che ha un amico di nome Tenente Daaaan.

L’Uomo Forrest Gump è molto difficile da individuare, e mostra la sua vera natura solo quando la storia è abbastanza avviata, quindi fare marcia indietro ti costa già un filino di troppo.
L’Uomo Forrest Gump è bello, davvero bello, ed incarna perfettamente il tuo ideale di prototipo del sesso maschile, quello che sceglieresti in un catalogo per la fecondazione eterologa, per capirci.
E’ intelligente, simpatico e brillante.
E’ affettuoso, affascinante, e sa sorprenderti con piccole attenzioni che ti mandano letteralmente via di testa. E’ l’uomo che non solo accetta, ma addirittura propone lui per primo di seguire un corso di tango, e poi una sera mentre rientrate da una cena e tu sei in bagno a far pipì, sposta tutti i mobili del salotto così quando esci ti ritrovi una milonga in casa.

E’ l’uomo che ama leggere, ti porta alle mostre sull’impressionismo e non disdegna un concerto di musica classica. E’ l’uomo che ti presta il suo macchinone senza temere di ritrovarsi la maniglia grattata dalle tue unghie, o il paraurti segnato da un parcheggio un po’ maldestro.

E’ l’uomo che non suda praticamente mai, e anche nei casi rarissimi in cui gli capita, suda che sa di pino silvestre.
E’ l’uomo che ti concede tutta la libertà che vuoi, ma che ama anche sentire le lunghe telecronache delle uscite con le tue amiche. In ogni dettaglio, ascoltandoti con partecipazione.

E’ l’uomo che non solo piace alle tue amiche, ma anche a tuo padre, ai tuoi vicini di casa e alla tua terapeuta. Per non parlare della tua estetista, che da quando c’è lui nella tua vita frequenti molto, ma molto di più.

E’ l’uomo dai mille interessi, che ti fa sentire al centro del suo universo anche quando ti scrive semplicemente: ehi….
E’ l’uomo vicino al quale osi quasi quasi anche pronunciare ad alta voce quel pensiero lì: che sia LUI quello giusto?

E’ l’uomo in confronto al quale si annullano tutti, da Mr. Darcy (Orgoglio e Pregiudizio) a Mr. Rochester (Jane Eyre), da Marc Darcy (Il Diario di Bridget Jones) a Mr. Big (non servono spiegazioni), fino anche a Christian Gray (credo ti serva una doccia gelata, ora).

E’ l’uomo che quando parli, ti ascolta. Veramente. E si ricorda non solo quello che dici, ma anche com’eri vestita la prima volta che vi siete incontrati, come si chiamano le tue ex compagne di liceo e il giorno del compleanno di tua nonna.

E poi, tutto d’un tratto, ecco il fattaccio. Fai la cazzata.
(Prima di proseguire con la lettura, si consiglia di schiacciare play su Don’t stop me now dei Queen).

Ti rendi protagonista di un errore imperdonabile che rivela l’Uomo Forrest Gump in tutta la sua natura. Gli scrivi un messaggio, o gli dici al telefono, o (siccome sei una ragazza originale) gli mandi un piccione viaggiatore con un fogliettino legato alla zampetta contenente una frase con il verbo coniugato alla PRIMA PERSONA PLURALE. AndiAMO al cinema stasera?

Nooooooo!!!!! Ragazza!!! Ma come hai fatto a cadere in un errore del genere? Mai, mai, mai usare il pronome noi con questo tipo di uomo, perché immediatamente nella sua testa si annulla qualsiasi tipo di pensiero, e scatta una voce chiara e netta che gli grida: CORRI FORREST, CORRIIIIIII!!!!

Ecco, la caratteristica principale dell’Uomo Forrest Gump è questa: lui fugge. Non appena sei tu a prendere il controllo della situazione, o a proporre qualcosa di nuovo, l’Uomo Forrest Gump comincia a correre più veloce della luce, e a meno che tu non abbia voglia di rinunciare alle tue Louboutin tacco 14 per un paio di sneakers comode e pratiche, e lanciarti al suo inseguimento con lo stesso entusiasmo della gazzella che ogni giorno in Africa si sveglia e sa che dovrà correre più del leone, hai solo una scelta: lasciarlo andare ed aspettare che torni.

Come si fa quando un cagnolino ti scappa dal guinzaglio: è inutile corrergli dietro, devi piuttosto stare seduta in un posto e aspettare che torni da te, mogio mogio e con la coda fra le gambe (per l’appunto).

E quando tornerà – perché lo fanno sempre – dovrai stare ben attenta ad esprimerti sempre nel modo corretto, neutrale, senza alcuna implicazione impegnativa, formulando le domande nel modo giusto, con distacco e nonchalance. Evita assolutamente di parlare al “noi”, e prova a dire, per citare l’esempio di prima: “stasera alle 22.15 sono al cinema, sala 3, fila n, posto 14. Se passi di lì ti fermi? Fonti ben informate mi dicono che il posto 15 sia libero!”

Ecco, questa potrebbe essere la soluzione. Devi essere consapevole, però, che questo tipo d’uomo non cambierà mai – così come tutti gli altri tipi, d’altronde. Quindi chiediti: è davvero questo che vuoi? Un compagno che, non appena percepisce l’ipotesi di un progetto, di un percorso, di una certa stabilità, diventa l’Usain Bolt della situazione (senza imitare il gesto della freccia, ovviamente, perché si sentirebbe impegnato, costretto ed incastrato nei panni di Cupido) e rischi di non vederlo più per settimane? Vedi tu, se ne vale la pena.

Secondo me, meriti un uomo che voglia starti accanto sempre. Prova a frequentare qualcun altro. Dopotutto, la vita è come una scatola di cioccolatini …non sai mai quello che ti capita!