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LA TEORIA DEI SEI GRADI DI SEPARAZIONE, ovvero quella volta che feci l’amore con Brad Pitt

Ho fatto l’amore con Brad Pitt, dieci anni fa.

E non si è trattato di un sogno, o di un sosia dell’alta padana uguale nell’aspetto ma che di nome faceva Fulvio Bortolon.
Ho fatto l’amore con Brad Pitt, come sostiene la teoria dei sei gradi di separazione – secondo la quale ogni persona può essere collegata ad un’altra attraverso una catena di conoscenze e relazioni con non più di 5 intermediari.
Ho fatto l’amore con Brad Pitt, come sostiene la proprietà transitiva – secondo la quale se A è uguale a B e B è uguale a C, allora A è uguale a C.

Sociologia e matematica non mentono, quindi neanche io.
Dieci anni fa mi sono concessa una notte di folle follia con un cantante rock.
Il cantante rock qualche anno prima era stato fidanzato con un’attrice britannica. Di Twickenham, per la precisione.
L’attrice britannica di Twickenkam per la precisione qualche anno prima era stata fidanzata con Brad Pitt.
Ergo, per le teorie di cui sopra, la sottoscritta ha fatto l’amore con Brad Pitt.

Questo cosa ci insegna? Che potremmo tutte aspirare ad essere Angelina Jolie, ma scegliamo consapevolmente la nostra, di vita, che ci piace di più.
Che potremmo tutte essere sposate con un divo del cinema, ma ci tocca consapevolmente tenerci accanto gli uomini che abbiamo scelto.

Ma soprattutto, che se usciamo di casa alle prime luci dell’alba, dopo una notte decisamente rock di quelle che non ti capiteranno mai più in vita (e forse è meglio così), devi sempre farti trovare truccata e pettinata.

Si sa mai che Alfonso Signorini quella sera abbia deciso di svelare uno SSScoooop!

 

 

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