IL MONDO VA STORTO? E TU GUARDALO SOTTOSOPRA!
La prima volta che l’ho scoperto, ho pianto per giorni.
Il mondo va storto, continuavo a ripetermi. Poi finalmente ho recuperato la mia razionalità, soprattutto dopo essermi messa a pancia in su in terrazzo, e avere guardato il cielo da un’altra prospettiva. Probabilmente doveva andare così, mi sono detta. E ho girato pagina. Anche perché ci eravamo lasciati da quattro mesi, quindi andava bene così.
La seconda volta che sono venuta a saperlo, ho pianto per un paio d’ore. Il mondo va davvero storto, mi sono detta. Poi mi son messa subito a pancia in su, e ho fissato per qualche minuto la parete della mia camera, al contrario. Evidentemente è meglio sia andata così, mi sono detta. E ho ringraziato il cielo di avere girato pagina qualche mese prima.
La terza volta che l’ho realizzato, ho pianto per un secondo e mezzo, e poi sono scoppiata a ridere. Il mondo va proprio storto! Mi sono allungata sulla sedia in ufficio, e ho guardato per qualche minuto fuori dalla finestra, con la testa in giù.
Mi è passata immediatamente, perché erano già due anni che la storia tra noi era finita, ma soprattutto perché oramai avevo scoperto il trucco.
Quando senti che il mondo va storto, fermati per un secondo e mettiti a fissarlo, questo mondo, con la testa al contrario. Cambia la prospettiva, cambia il punto d’osservazione. E convinciti che evidentemente doveva andare così, qualunque sia la sfera della tua vita coinvolta, lavoro o sentimenti.
Nel mio caso, si tratta di sentimenti. Anzi, si tratta di fidanzati che ho avuto e con i quali ho sempre litigato per colpa di un’altra donna.
Il primo mi aveva giurato e spergiurato che erano soltanto amici – amici da vecchia data – e che lei non gli piaceva per niente e che anche se insisteva un po’ per lui le cose non sarebbero mai cambiate. E mi aveva rassicurata che le mie erano solo insicurezze, e che comunque lei si era fidanzata con il suo migliore amico e quindi non dovevo temerla proprio per niente.
Oggi sono sposati con prole.
Il secondo mi aveva giurato e spergiurato che erano soltanto colleghi, e che lei non era proprio il suo tipo, e che se aveva invitato solo lui al suo matrimonio, glissando sul fatto che stava con me da sei anni – tra cui l’ultimo di convivenza – era stato solo per non mettermi a disagio visto che non conoscevo nessuno.
Oggi stanno insieme e sono innamoratissimi, come dimostrano le foto tutte sole-cuore-amore dei rispettivi profili whatsapp.
Il terzo mi aveva giurato e spergiurato che erano soltanto colleghi – pure loro – e che comunque lui doveva essere gentile e darle corda perché lei faceva parte della dirigenza e lui doveva tenersela buona, e poi non era così cattiva e stronza come tutti dicevano, anzi, era solo una povera ragazza fragile e lui era generoso e buono e abituato ad offrire la spalla alle povere ragazze fragili, e comunque io ero proprio una paranoica se continuavo ad essere gelosa e pensare che tra loro poteva anche esserci qualcosa.
Oggi stanno felicemente insieme.
Quindi, almeno per quanto riguarda le storie d’amore che mi costruisco attorno, il mondo va storto.
Ma nel mondo ci vivo anche io, questo è anche il mio mondo, e io ho tutto il diritto di raddrizzarlo come piace a me.
Ecco perché ho imparato a farlo invertendo la prospettiva, e guardandolo per qualche momento al rovescio, perché viste al rovescio le cose assumono una luce nuova. Un senso nuovo. Che fa stare molto meglio.
Provaci anche tu, amica mia. Se ti capita qualcosa che ti fa pensare a quanto il mondo vada storto, fermati un secondo e fissalo a testa in giù. Raddrizzalo, e trasformalo nel mondo che vuoi tu.
Perché il mondo è tuo, e non devi permettere a nessuno di rallentare la tua corsa verso i tuoi obiettivi.
Dopotutto, anche il mare vive serenamente perché è convinto di essere il cielo capovolto.