HA OSATO MOLLARTI? E TU SFOGATI CON JANIS JOPLIN!
Spero che questa regola possa riguardare il minor numero di donne possibile in questo preciso istante, perché la fine di una storia è sempre un dolore enorme, inizialmente insostenibile, cui non vogliamo credere e al quale non siamo disposte a cedere, che a volte è anche peggio.
Le storie d’amore sono tutte diverse, perché le persone sono tutte diverse e possono creare miliardi di combinazioni e situazioni, tuttavia ci sono dei punti che accomunano tutti, come le emozioni che proviamo quando ci innamoriamo, e anche quando invece ci rendiamo conto che quell’amore non esiste più.
Questa regola è molto precisa, ed è riservata a quelle donne che sono state lasciate. Chiunque tu sia, dovunque tu ti trovi ora, e qualunque sia stata la storia che ti hanno appena strappato via, c’è una fase che dovrai attraversare per forza, ed è quella della rabbia. Contro di lui, contro di te, contro terze persone che si sono messe in mezzo, contro il destino-la vita–l’amore. Contro chiunque tu voglia prendertela, devi passare anche attraverso questa fase se vuoi affrontare, accettare, e superare questo lutto. Perché la fine di qualcosa sottintende sempre una perdita, una mancanza, una nota di nostalgia che si attacca al tuo corpo e modifica per sempre il tuo odore naturale.
Quando ti sveglierai nel mezzo della notte con la testa in fiamme e un formicolio lungo le gambe.
Quando durante il giorno proverai a respirare fino in fondo ma avrai solo voglia di trattenere il fiato.
Quando continuerai a pensare che non è giusto, non te lo meriti, non doveva capitare a te.
Quando non farai che pensare che è tutto finito, che non c’è più niente per cui valga la pena andare avanti.
Quando sentirai salirti dallo stomaco una voglia di gridare che spaventa anche te, allora sarà giunto il momento.
Procurati la canzone Piece of my heart, di Janis Joplin (non importa se sei troppo giovane per conoscere questa artista straordinaria che ha segnato per sempre le voci femminili dagli anni ’70 in poi, ti basterà uno sguardo sul web per capirne l’immensità).
Ascoltala, leggi il testo. Imparala.
Poi ritagliati un paio d’ore solo per te, e cerca un posto ed un momento dove puoi stare sola, e sentirti più libera di piangere e gridare. Preparati la canzone col volume al massimo, le cuffiette ben fisse nelle orecchie.
E quando sei pronta, inala quanta più aria puoi, schiaccia play con tutto il nervoso che hai sulle dita, e inizia a cantare su quelle note e su quella voce così inimitabile. Muoviti, scatenati, canta con tutto il fiato che hai e con tutto il corpo, parola per parola.
E mentre lo fai, mentre sei lì a recitare quei versi, butta fuori tutto. Entra con tutta te stessa in quel dolore, pensa a tutti i momenti belli, proprio ai più belli che sai non torneranno più con quella persona. Pensa a tutto quello che hai fatto per lui, a quanto hai investito in questa storia. Pensa a quanto sia ingiusto. Soffermati su questo: su quanto sia ingiusto e immeritato, dopo tutto quello che c’è stato, che lui decida di mandare tutto a puttane.
Pensa alle cose che ti fanno più male: rivivi ogni momento, parola, progetto, bacio, e poi sputa tutto fuori cantando quella canzone. Rivivi tutto per l’ultima volta, e vomita tutto fuori mentre stai cantando il ritornello. Pensa alle parole che stai dicendo.
Oh, come on, come on, come on, come on/Didn’t I make you feel like you were the only man –yeah/Didn’t I give you nearly everything that a woman possibly can? /Honey, you know I did!
And each time I tell myself that I/Well I think I’ve had enough/But I’m gonna show you, baby, that a woman can be tough.
I want you to come on, come on, come on, come on/And take it, Take it/Take another little piece of my heart now, baby/Oh, oh, break it/Break another little bit of my heart now, darling, yeah, yeah, yeah/Oh, oh, have a/Have another little piece of my heart now, baby/You know you got it if it makes you feel good
Oh, muoviti, muoviti, muoviti, muoviti/ Non ti ho fatto sentire come se fossi l’unico uomo – si l’ho fatto/Non ti ho dato ogni cosa che una donna ti potesse dare? /Dolcezza, lo sai, l’ho fatto!
E ogni volta che dico a me stessa/Beh, ora ne ho avuto abbastanza/Ti dimostro, bambino, che una donna può essere dura.
Voglio che ti muovi, muoviti, muoviti, muoviti, muoviti/E prendi, Prendi/Prendi un altro piccolo pezzo del mio cuore, bambino/Oh, oh, rompilo/Rompi un altro po’ il mio cuore, tesoro, si, si, si/ Oh, oh, tienilo/Tieni un altro piccolo pezzo del mio cuore, bambino/Lo sai, puoi averlo se ti fa sentire meglio
E dopo aver pensato a lui fino ad immaginartelo lì davanti, ridisegnando dentro di te i suoi occhi, il suo viso, il suo corpo in ogni muscolo e in ogni neo, dopo aver elencato una per una ogni cosa che ti ha dato e poi tolto, inizia a pensare a te.
Pensa all’immagine di lui che hai appena dipinto nella tua testa, e poi immagina di avere una bottiglia di diluente che sciolga e cancelli per sempre quel ritratto dalla tua mente. E immagina un enorme cestino della spazzatura dove buttare tutto quello che ti ha dato.
Che se lo prenda pure, ‘sto stronzo, questo pezzetto del tuo cuore. Non sarà né il primo né l’ultimo, e poi il tuo cuore è così potente e forte che ad ogni pezzetto tolto, diventa ancora più grande ed invincibile. L’amore che sai dare è come un fuoco: non importa quanta gente vi attinga, nessuno ti spegne. Non importa quanta gente l’usi solo per scaldarsi, solo tu puoi alimentare la tua voglia di crederci. E anche quando ti sembra di aver esaurito tutte le tue forze, se ti concentri bene lo sentirai bruciare ancora. Una brace debole e stanca, che aspetta solo un altro soffio per tornare ad ardere come prima. Questo è quello che sei e hai dentro: fuoco, amica mia. E il fuoco vince su tutto.
Che se lo prenda pure, il tuo pezzetto di cuore, e che se ne vada fanculo. Butta fuori tutto, ragazza splendida.
Senti che ti fa male? E’ normale. Stai facendo spazio, perché è questo che ti serve ora per ospitare un nuovo amore, una nuova persona, un nuovo futuro. Perché arriverà, dentro di te lo sai. Sarà migliore, sarà peggiore, lo dirà solo il tempo. Ciò che conta è che tu devi esserne consapevole: non sei destinata a stare da sola, arriveranno altre meravigliose complicazioni riassunte in un uomo. Sarai felice di nuovo. Ricomincia con questa convinzione.
Sii pronta a ripartire.
Sii pronta ad ardere di nuovo.