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NON GUARDARTI INDIETRO, SE SAI CHE INDIETRO NON PUOI TORNARE

La vita è fatta di scelte e decisioni da prendere, di opportunità da cogliere, di sentieri da seguire, di strade da intraprendere, di svolte da trascurare o in cui infilarsi con tutta l’energia che abbiamo. E’ fatta di momenti ponderati con calma e obiettività, così come di azioni che compiamo d’istinto, senza rifletterci un secondo.

Ogni giorno, ognuna di noi deve fare delle scelte: possono essere banali, come le scarpe o gli orecchini da indossare, o decisioni più importanti, come il taglio che vogliamo dare alla nostra professione o l’ultimatum che dobbiamo imporre al nostro uomo. O decisioni per cui ci sentiremo sempre inadeguate, come le scelte che coinvolgono chi amiamo più di qualsiasi altra cosa al mondo: i nostri figli.

In ogni caso, c’è un fattore che ci accomuna tutte: l’impossibilità di tornare indietro. Anche quando la decisione che abbiamo preso è reversibile, indietro non si torna, non si può tornare mai: le condizioni saranno comunque cambiate, perché la vita cambia e ci cambia ogni giorno.

Hai mandato un sms di cui ti sei pentita? Hai tagliato i capelli? Hai tradito il tuo uomo? Hai detto alla tua migliore amica quello che pensi di lei? Hai venduto un gioiello a cui tenevi? Hai cambiato lavoro? Hai rinunciato ad un’opportunità? Hai litigato con tuo padre? Hai gridato contro tuo figlio adolescente cose che non pensi presa da un momento di rabbia perché passa i pomeriggi a guardare il muro sdraiato sul divano, più immobile delle statue di cera di Madame Tussauds?

Puoi rimediare. Ma non puoi tornare indietro, quindi non focalizzarti su quello che è stato, ma su quello che puoi fare per correggere la rotta, perché non puoi cambiare un dato di fatto, ma puoi risolverlo, girarlo a tuo favore, raddrizzarlo.

Non affidarti al gioco dei “se invece”, perché servirebbe solo ad arrovellarti il cervello e crearti un disagio debilitante. Impara a guardare al passato solo per le cose belle che custodisce. E nel caso delle cose brutte, dei rimpianti, dei treni persi, abituati a guardarti indietro solo se sei abbastanza forte da accettare quello che è stato. Altrimenti, metti in stand-by anche i ricordi, che tanto non passano con il tempo, ma almeno perdono giorno per giorno il potere di farti male.

Il passato è passato. Non lo puoi cambiare. Ma il futuro è tutto da venire, ed è tutto nelle tue mani. Ed è ora, in questo presente, che puoi lavorare per fare del passato sbagliato il tuo futuro migliore. Partendo anche e – a volte – soprattutto – dagli errori che hai commesso.

Dicono che la vita sia un viaggio, giusto? Allora tu immaginati al volante della tua auto, e impara ad usare lo specchietto retrovisore della tua vita per controllare la strada che hai già percorso – con orgoglio –  e per dare una sbirciatina al trucco. Tutto il resto del mondo è fuori: al volante ci sei tu. Se serve acceleri, e quando occorre vai a passo d’uomo. Se vuoi, ti carichi di fianco un navigatore, altrimenti guidi sola. Dietro, i passeggeri che scegli tu: i tuoi figli, il tuo cane. Il gatto che ti segue da una vita. Le amiche di sempre. Nel bagagliaio, solo le valigie che vuoi portarti tu. Dalla radio, musica a palla – la musica che piace a te – e che ti fa cantare a squarciagola. Lo sguardo fisso sulla strada che hai davanti; direzione: il tuo prossimo obbiettivo.

E ogni tanto, ma solo ogni tanto, butta un’occhiata indietro, soltanto per controllare la polvere che ti sei già lasciata alle spalle.
E che contiene tutto, tutto il resto che sei e che ti ha portata fino qui.